Amarone della Valpolicella 2001: la degustazione
/Erano ben 10 gli Amarone della Valpolicella 2001 in degustazione, nella prima delle tre serate "a tema" organizzate presso la Trattoria dalla Rosa Alda. Serata impegnativa per il numero e la tipologia del vino, ma decisamente di grande fascino, se è vero che tutti i posti disponibili sono andati esauriti in pochissimi giorni...
Di sicuro richiamo le aziende che hanno voluto collaborare alla riuscita dell'iniziativa (la prima dopo la conclusione delle serate che abbiamo dedicato alla scoperta dei vini delle vallate della Valpolicella "storica): Antolini, Bertani, Brigaldara, Corte Aleardi, Le Ragose, Meroni, Monte Dall'Ora, Santa Sofia, Speri, Tedeschi.
Tutti i loro vini hanno trovato adeguato supporto nel menù preparato dallo staff di cucina di Lodovico Testi, focalizzato su piatti di territorio e su alcuni personali "cavalli di battaglia" del ristorante stesso, come le inconfondibili "lasagnette embogonè".
Diversamente da quanto si pensava all'inizio, mettere insieme un certo numero di aziende non è stato facile; parlando direttamente con i molti produttori di tutta la zona di produzione interpellati, ci siamo resi conto che solo poche aziende, quelle di più antica storia, possiedono uno storico delle annate. Molte infatti sono nate commercialmente proprio a cavallo tra gli anni '90 e il 2000, e all'epoca non si preoccupavano di conservare bottiglie delle diverse annate in vista di degustazioni future, mentre quelle che avrebbero voluto farlo, dovevano fare i conti con gli spazi limitati di una cantina ancora in divenire.
Per questo la degustazione dell'annata 2001 è stata così importante: perchè la maggior parte delle bottiglie aperte erano le ultime, e quelle ancora esistenti, generalmente non sono più reperibili. Solo pochissime aziende, come Bertani, hanno ancora in commercio l'annata 2001 del loro Amarone.
Veniamo ai vini. Uno degli aspetti di maggior interesse della degustazione è stato sicuramente l'ampio ventaglio di terreni da cui prendevano origine le uve di questi Amarone. Era rappresentata praticamente tutta la Valpolicella Classica: dalla pedecollina all'alta collina, dai terreni calcarei a quelli argillosi, dai tufacei ai calcari ghiaiosi, ai vulcanici. Situazioni geologiche e climatiche diverse che si sono riflesse nelle uve, poi lavorate secondo stili e progetti enologici propri di ciascuna azienda.
"Erano tutti bei vini" è stato il commento unanime e soddisfatto dei partecipanti alla cena. E questa è una prima, positiva, conclusione: pur non potendo classificarlo come un'annata a 5 stelle, il 2001 è stato comunque un buon millesimo, e a distanza di 10 anni tutti i vini, in misura diversa, hanno offerto vivacità di profumi e gusto. In alcuni casi - come nell'Amarone della Valpolicella "Marta Galli" 2001 de Le Ragose - era ancora ben presente una discreta florealità, tipica del territorio di Negrar, mentre altri (come l'Amarone di Bertani) erano così ricchi da apparire al primo approccio addirittura compressi e poco espressivi. Ma bastava lasciarli ossigenare nel bicchiere perchè si aprissero rivelando doti di grandissima eleganza. Nonostante le bottiglie fossero state stappate con grande anticipo infatti, molti vini avevano bisogno di grandi boccate d'ossigeno per aprirsi. Come d'uso nelle nostre serate, ogni partecipante alla cena ha compilato una scheda di valutazione puramente edonistica per ciascun vino: i risultati si possono vedere nella tabella qui a lato (cliccare per ingrandire).
Il primo risultato che balza agli occhi è il generale, pressocchè unanime gradimento manifestato per quelli che potremmo definire gli Amarone d'alta collina: il "Monte Sant'Urbano" di Speri tra tutti, seguito dal "Marta Galli" di Le Ragose, che distacca di pochi decimali di punto il "Moropio" di Antolini. Alle loro spalle si pone l'Amarone "Stropa" di Monte Dall'Ora, che precede di pochissimo il "Velluto" di Meroni.
Una seconda elaborazione (tabella qui sopra, cliccare per ingrandire) chiarisce gli elementi che sono maggiormente piaciuti: e si nota come i vini che necessitavano di più tempo per esprimersi, siano stati penalizzati nell'aspetto olfattivo. Lezione n.1: quando si degusta un Amarone "maturo", mai avere fretta! lasciargli tutto il tempo che vuole.
Una seconda considerazione che si può fare attiene agli stili produttivi: un terzetto di vini (Brigaldara, Santa Sofia, Tedeschi), forse perchè più rispondente ad un modello moderno di Amarone, concentrato nel colore e in bocca, più morbido di altri in virtù di un residuo zuccherino leggermente più alto, è sembrato raccogliere maggiori consensi tra i presenti rispetto a vini forse più auteri ma più eleganti, più secchi e con profumi più speziati e tendenti al terziario. Tale varietà stilistica è una delle caratteristiche e insieme una ricchezza del mondo dell'Amarone della Valpolicella: la possibilità di trovare un vino su misura - da conversazione e fuoripasto, o da abbinare alla tavola - è uno degli elementi che ne ha decretato il successo in tutti i mercati, compresi i più lontani dalle abitudini alimentari mediterranee.
La terza osservazione riguarda il carattere precipuo dell'Amarone della Valpolicella. Presente a volte come mora, a volte come marasca, a volte come macerata in alcol, altre come avvolta nel cioccolato, la ciliegia sotto spirito è una nota distintiva tipica delle uve della Valpolicella. Ed era presente e ben definita in tutti i vini, elemento di riconoscibilità che nessuna tecnica può replicare così facilmente in altre uve o sotto altri cieli.
Questi i vini assaggiati:
Antolini Moròpio Amarone della Valpolicella Classico 2001
Bertani Amarone della Valpolicella Classico 2001
Brigaldara Amarone della Valpolicella Classico 2001
Corte Aleardi Amarone della Valpolicella Classico 2001
Le Ragose Amarone della Valpolicella Classico 2001
Meroni Velluto Amarone della Valpolicella Classico 2001
Monte Dall’Ora “Stropa” Amarone della Valpolicella Classico 2001
Santa Sofia Amarone della Valpolicella Classico2001
Speri Sant’Urbano Amarone della Valpolicella Classico 2001
Tedeschi Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Classico 2001